Quali ambienti per sostenere e favorire la generazione di nuovi significati?
--> ambiente in cui la sperimentazione, la partecipazione attiva e la capacità di creare nuovi significati sono elementi centrali
considera il gioco come un atto di ribellione, un metodo gioioso per imparare, esprimersi, creare legami empatici, superare i limiti e rimodellare il nostro mondo.
Il gioco è una domanda: Cosa succede quando faccio questo? Il gioco è nell'ignoto. Esplora la domanda senza preoccuparsi della risposta. In quale altro modo posso farlo? Il gioco è in tutti i modi in cui un bambino cerca di attraversare un ruscello senza usare il ponte.
Avery Johnson & Warren Brodey
Apprendimento attraverso l'interazione: L'Environmental Ecology Lab si basa sull'idea che l'ambiente debba "rispondere" all'individuo, spingendolo a interagire attivamente. Questa interazione continua e inaspettata favorisce la percezione e la creazione di nuovi significati. iIl contesto influenza l'apprendimento e la creatività. La capacità di modificare l'ambiente e di sperimentare con strumenti e materiali diversi è fondamentale per il processo di scoperta. Questa idea è coerente con l'approccio di Munari, che invitava a sperimentare con tecniche e materiali per favorire la creatività
L'EEL, quindi, può essere visto come un esempio di ambiente di apprendimento che mette in pratica i principi di un approccio giocoso alla conoscenza, favorendo la creatività, la sperimentazione e la partecipazione attiva. L'obiettivo è quello di creare un ambiente in cui gli individui siano stimolati a esplorare, a interagire e a costruire nuovi significati attraverso il gioco e la scoperta
Superamento delle barriere tra discipline: L'EEL, con il suo approccio "ecologico", integra diverse discipline e prospettive. Allo stesso modo, l'attivismo pedagogico promuove un approccio multidisciplinare all'apprendimento, che collega teoria e pratica
In questo modo, l'educazione diviene un processo di scoperta e trasformazione, in cui il bambino è libero di esprimere il proprio potenziale creativo e di costruire la propria conoscenza attraverso il gioco e la sperimentazione. Come afferma Munari, "ognuno vede ciò che sa". Allargando le conoscenze e stimolando la creatività, si permette ai bambini di comprendere meglio la realtà e di inventare nuovi significati.
Un approccio giocoso alla conoscenza non significa banalizzare la realtà, ma offrire ai bambini gli strumenti per esplorarla e interpretarla in modo autonomo e creativo. In questo processo, l'educatore ha il ruolo di animatore e facilitatore, offrendo supporto e stimoli senza imporre modelli predefiniti.